Xilofagia

2018

Eugenia Vanni

Vanni riflette su come le tecniche artistiche non siano più mezzi di mera rappresentazione, ma possano essere fisicamente utili. Nell’opera su carta donata al Museo, mette in discussione il concetto di disegno come tecnica artistica, considerandolo invece come un’attitudine pratica dove ritrovare le stesse resistenze sperimentate con le altre discipline. Disegnare significa operare uno sforzo, lo stesso che proviamo nella vita quotidiana rispetto a quanto ci è oscuro. È infatti la non conoscenza di una disciplina che ci permette di sviluppare l’attitudine per conquistarla.

Misure

Altezza: 20 cm
Larghezza: 15 cm

Notizie Storico Critiche

Eugenia Vanni, nata a Siena nel 1980, dove vive e lavora.

Ha tenuto numerose mostre personali tra le quali si ricordano: Ogni colore dipinge se stesso e anche gli altri, Galleria Fuoricampo, Siena 2017; Il Vero colore del cielo, Museo MAN, Nuoro 2015; Rinviai la mia partenza, Museo internazionale della musica, Bologna 2015; Sturm und drang, Museo Marino Marini, Firenze 2012; Barbecue, Galleria Riccardo Crespi, Milano 2014.

Tra le mostre collettive si segnalano: Young Italians, a cura di Ilaria Bernardi, Istituto Italiano di Cultura, New York 2018; Senza titolo (la pittura come modello), Casa Masaccio | Arte Contemporanea, San Giovanni Val d’Arno 2016; Che il vero possa confutare il falso, Museo del Santa Maria della Scala, Siena 2016; An archaeology of the Oath, Galleria Fuoricampo, Siena 2016; La sottile linea del tempo, works from AGI collection, Fondazione Museo Miniscalchi-Erizzo, Verona 2015; Cartabianca-Firenze, Museo di Villa Croce, Genova 2012.

BIBLIOGRAFIA RIFERIMENTI

I. Bernardi - M. Bini (a cura di), 20 x 15. Opere su carta per l'Archivio Storico Magnani di Pescia, 2019.