Se defendre

2022

Binta Diaw

Binta Diaw privilegia materiali naturali e dal significato simbolico per dare avvio a una riflessione filosofica sui fenomeni sociali che definiscono il nostro mondo contemporaneo: la migrazione, la nozione di appartenenza, la questione di genere, il rapporto tra corpo e natura. L’opera su carta donata al Museo, già dal titolo Se defendre, rinvia alla necessità di difendersi e raffigura una composizione del corpo della Venere di Willendorf e le foglie della pianta della vergogna, una pianta che a contatto umano si chiude tramite le sue foglie come segno di difesa. Secondo gli studiosi la statuetta come le altre simili ad essa è legata al culto della madre terra. Infatti gli attributi femminili sono esaltati e messi in mostra per evocare la fertilità della progenitrice. L'immagine raffigurata nell'opera proviene da una delle pagine de La difesa della Razza manifesto per eccellenza delle leggi razziali fasciste italiane. Il corpo in questione veniva associato a letture sul corpo femminile nero stereotipate e cariche di connotazioni razziste che affermavano quanto la colonizzazione non considerava solo l'impossessarsi di terre e risorse altrui ma soprattutto di corpi e quindi vite umane.

Misure

Altezza: 20 cm
Larghezza: 15 cm

Materia e tecnica

Tranfser, disegno con mariter su Carta italiana a mano Enrico Magnani Pescia

Notizie Storico Critiche

Binta Diaw è nata a Milano nel 1995 dove attualmente vive e lavora. Si è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano e all’ÉSAD di Grenoble. Il suo lavoro è stato esposto, in particolare, in rassegne quali la School of Water - Mediterranea - Young Artists Biennale, Repubblica di San Marin (2021), la 12th Berlin Biennale, Berlino (2022) e la 13th Rencontres de Bamako / Biennale Africaine de la Photographie, Bamako (2022), nonché in mostre personali tra cui quelle presso Magasin CNAC, Grenoble; Prometeogallery, Milano; Galerie Cécile Fakhoury, Dakar; Bungalow ChertLüdde, Berlino. Ha realizzato importanti residenze e ha ricevuto numerosi premi come il Première laurèate - Prix PUJADE LAURAINE 2022, il Premio PART-Rimini, 2022 e la Bourse arts plastiques de la ville de Grenoble 2020.

BIBLIOGRAFIA RIFERIMENTI

I. Bernardi - M. Bini (a cura di), 20 x 15. Opere su carta per l'Archivio Storico Magnani di Pescia, 2023.