Notturno italiano

2018

Flavio Favelli

Favelli crea collages, sculture e installazioni utilizzando materiali di recupero per evocare l’estetica borghese degli ambienti familiari in cui è cresciuto o alla cultura orientale approfondita durante gli studi universitari. Attraverso una riflessione sulla memoria e una poetica dell’oggetto imperniata sul binomio esotico-quotidiano, dà vita a sovrapposizioni di senso volte a riannodare la propria vicenda personale alla storia collettiva. Per questa ragione le opere di Favelli, come quella donata al Museo della Carta, trasmettono un dichiarato senso di italianità.

Misure

Altezza: 15 cm
Larghezza: 20 cm

Notizie Storico Critiche

Flavio Favelli, nato a Firenze nel 1967, vive e lavora a Savignano (Bologna).

Tra il 1995 e il 2001 ha preso parte del Link Project per poi partecipare alla residenza TAM a Pietrarubbia diretta da Arnaldo Pomodoro nel 1995 e al Corso Superiore Arti Visive della Fondazione Ratti con Allan Kaprow nel 1997.

Ha tenuto numerose mostre personali e collettive presso prestigiosi spazi pubblici e privati in Italia e all’estero, come il MAXXI di Roma (2018, 2012, 2010), il Museo del Novecento di Milano (2012), Palazzo Riso di Palermo (2011), la Tate Modern di Londra (2010), il Museum of Contemporary Art di Chicago (2009), Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino (2008, 2007 e 2002), il MAMbo di Bologna (2007), Maison Rouge - Fondation Antoine de Galbert di Parigi (2007).

Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private come la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo a Torino, la Fondazione Furla a Bologna, le collezioni del MAXXI, del MACRO e della Nomas Foundation a Roma, la Zabludowicz Collection a Londra, e la Collezione Elgiz e Yapi Kredi a Istanbul.

Ha inoltre partecipato all’11° Biennale de La Habana (2011) e per due volte alla Biennale di Venezia (2003 e 2013).

BIBLIOGRAFIA RIFERIMENTI

I. Bernardi - M. Bini (a cura di), 20 x 15. Opere su carta per l'Archivio Storico Magnani di Pescia, 2019.